Che cos’è il tuina?

È un massaggio cinese? Sì. È un massaggio che fanno in spiaggia le donne cinesi? Visto che il Tuina dal cinese si traduce come PREMERE E AFFERARE, ne confermiamo la risposta affermativa. È un massaggio che si fa con i gomiti? Avevate sentito questa definizione almeno una volta? Si preme anche con i gomiti. È una delle manovre che si usano durante questo massaggio. È un massaggio che fanno i massaggiatori ciechi in Cina? Anche questo è vero. Il Tuina in Cina è praticato negli ospedali e fa parte dei metodi della medicina tradizionale cinese. Lo imparano anche i dottori e non ha niente a che fare con il massaggio fatto in spiaggia, fatto con i gomiti o altri tipi di pratiche corporee applicate con lo scopo di rilassamento. Il TUINA è un massaggio che si basa sulla teoria dell’energia, dei meridiani, dei cinque movimenti e degli agopunti.  La medicina tradizionale cinese è composta da:
  • Agopuntura
  • Moxibustione
  • Farmocologia
  • Tuina
  • Dietetica
  • Tecniche corporee come qicung , tai chi chuan

Come si presenta il tuina?

Per trattare una persona con il massaggio Tuina è necessario prima di tutto sapere il motivo per il quale vuole sottoporsi al massaggio (se soffre di dolori, mal di testa, problemi con le mestruazioni, irregolarità intestinale, sintomi di stress) e, dopo un inquadramento energetico, si costruisce il trattamento secondo lo stato di energia dell’individuo. Vengono scelte con cura la sequenza delle manovre e dei punti. Il TUINA non è mai parziale e non è mai lo stesso, non soltanto su persone diverse, ma anche sulla stessa persona nelle diverse sedute.  quando serve? Il massaggio è molto indicato per le persone con ristagni di tutti generi che creano pesantezza a gambe, braccia, pancia, schiena, collo e viso, ma non solo: è indicato per le problematiche di carattere emotivo e psicologico che si manifestano con blocchi diaframmatici, difficoltà a fare respiri profondi, stress, ansia e stato di stanchezza cronica. Il Tuina si usa nei trattamenti post traumatici, dolori e irregolarità del ciclo mestruale, dolori alla schiena, al collo e dolori alle articolazioni di vario tipo. tecniche: Durante il massaggio possono essere usate diversi tecniche complementari che aiutano ad ottenere risultati migliori, lavorando sulla persona secondo la visione olistica. Queste tecniche sono:
  • Coppettazione: le coppette possono essere applicate sugli agopunti oppure sulle aree di manifestazione di dolore.
  • Moxibustione: gli agopunti vengono scaldati con il bastoncino di Moxa fatto di erba di artemisia.
  • Martelletto fior di prugna: ago cutaneo.
  • Guasha: sulle zone di dolore, schiena, agopunti o aree olografiche.
quante sedute si consiglano? Di solito per raggiungere il miglioramento sono necessarie dalle 6 alle 10 sedute con cadenza settimanale. Già dopo le prime sedute si notano la leggerezza del corpo, la schiena più rilassata e dritta e l’energia che comincia a fluire portando la sensazione di rinnovamento e benessere.

La magia del tuina

Se avete intenzione di provare questo massaggio, cercate gli operatori Tuina che si aggiornano ogni anno, studiano, partecipano ai corsi e ai convegni per migliorare le proprie prestazioni e i risultati da offrire. Così potrete scoprire che il TUINA non è semplicemente PREMERE E AFFERRARE, ma è un grande bagaglio composto da 2500 anni di esperienza, a cui si aggiungono gli studi moderni che non si fermano mai. Infatti, sarebbe più giusto non denominare il TUINA un massaggio, ma un trattamento.  Questa tecnica possiede un altro vantaggio molto importante: il contatto diretto con la persona. L’agopuntore deve avere grandi capacità di osservazione e ascolto, invece l’operatore tuina si affida soprattutto al tatto, affidandosi alla sensibilità delle dita, oltre all’osservazione. Il massaggiatore ha un contatto diretto con la persona che gli permette di leggere i segni del corpo e sentire oltre la comunicazione verbale. La mente mente, nasconde la verità, il corpo no. Le mani percepiscono i blocchi, sentono la minima differenza della temperatura nelle diverse aree, la struttura della pelle, il gonfiore e il movimento di liquidi e di energia. Secondo questa lettura, si scelgono le tecniche da impiegare, le manovre da attuare e gli strumenti da utilizzare. La persona si sente presa in carico, compresa, percepisce che ogni parte del suo corpo è stata considerata. Ecco perché, dopo il massaggio, vi è una totale sensazione di benessere psicofisico: qualcuno si è preso cura di te senza tralasciare niente, spesso senza chiederti dove e perché ti fa male. Con questa MESSA IN FORMA TOTALE si riesce ad aiutare le persone a migliorare gli stati d’ansia, ad accompagnarli nei momenti difficili, dove nient’altro può funzionare, togliendo un peso dal petto, diventando vitale per un certo periodo della vita. Si accompagnano durante le malattie croniche che portano via energia e in momenti particolari della vita, quando si deve voltare pagina, cambiare ruolo o attraversare un periodo di mutamento interiore (quello che spesso accade alle donne dopo 40 anni).

Il mio tuina

Quello di cui andrò a parlarvi è il Tuina che conosco io, che pratico e che consiglio di cercare nelle vostre città e non è ne il “massaggio con i gomiti” ne quello che viene eseguito in spiaggia.

Quando le persone vengono da me in studio la prima volta, quasi sempre per sentito dire da qualche amica, non hanno un’idea ben precisa di che cosa vorrebbero: desiderano semplicemente stare bene. Percepiscono soltanto che non sono in perfetta forma, ma non riescono a descrivere e spiegare la stanchezza, la pesantezza, la poca voglia di fare, la difficoltà di addormentarsi, il gonfiore addominale o la sonnolenza dopo mangiato, l’ansia e tanti altri sintomi che vengono presentati come la normalità perché sono presenti in quasi tutte le persone. L’operatore tuina non è una figura medica e a volte le persone hanno difficoltà ad aprirsi durante un’intervista e rispondere alle domande sullo stato di salute, oppure dedicano poca attenzione al proprio corpo. Al secondo incontro generalmente sono più precise. La settimana dopo il trattamento le aiuta a fare attenzione a tutto quello che succede al loro corpo e riescono a sentire già la differenza dopo la prima seduta: alcuni dolori sono spariti oppure si sono attenuati, il corpo è più fluido e le articolazioni più flessibili. Così il massaggio diventa anche una scoperta del proprio corpo, un’esplorazione dello stato di subsalute. Le mani dell’operatore diventano un mezzo per conoscere se stessi. Si scopre di avere i dolori, blocchi, tensioni, difficoltà a fare un respiro profondo, la pancia contratta e così via. Ecco perché il Tuina non è un massaggio rilassante (non ditemi per favore “ho bisogno di essere impastato” non è caso mio). L’energia non si impasta: l’energia si regola, si armonizza, percorre un libero fluire e attraverso il suo movimento porta salute e benessere in profondità. Dopodiché, da tale profondità, si esprime sul viso e negli occhi.